lunedì 9 febbraio 2015

Specchio delle mie trame - Recensione!

Specchio delle mie trame, Paolo Sessa.




€13,00
108 pag.
Giovane Holden edizioni
Collana: Battitore Libero
Edizione brossurata con alette.


"Nessuno di noi resiste alla tentazione di guardarsi allo specchio e quasi mai vi scopre quello che vorrebbe trovarci; è come se un homunculus invisibile e cattivo da dietro vi tracciasse trame per rovinarci la giornata o la vita."










'Specchio delle mie trame' è una raccolta di sei racconti, più o meno brevi, che condividono un elemento comune, un filo conduttore: uno specchio. Specchio che, essenzialmente, ha funzione 'metaforica': ogni personaggio, guardandosi, arriverà a scoprire, a scorgere, dettagli che prima non aveva notato. Dettagli non necessariamente solo fisici, ma anche riguardanti il proprio io, la propria coscienza. In questo modo lo specchio diventa una sorta di intermediario tra il personaggio e la sua anima, facendosi responsabile di rivelazioni sconcertanti che sconvolgeranno la vita di chi si sta riflettendo. L'impatto con esso sarà così decisivo e importante da portare i protagonisti - in alcuni casi -  a soccombere a ciò che si è scoperto - in altri - a invertire il proprio percorso di vita, migliorandolo.
Le storie narrate da Paolo Sessa sono storie che hanno tanto a che vedere con le nostre realtà: nonostante ci siano anche elementi leggermente surreali in alcune, esse raccontano episodi, sentimenti, situazioni che prima o poi tutti ci troveremo ad affrontare.
Solitudine, disagio, senso di inadeguatezza, ma anche passati e ricordi che sembrano non voler lasciare spazio ad un futuro o un presente più roseo: sono questi i veri protagonisti dei sei racconti.
E, se anche ad una prima lettura superficiale questo libro potrebbe sembrare assurdo o strano, leggendolo con un occhio più attento si possono individuare diversi significati nascosti. Prendiamo ad esempio il racconto 'la coda', dove il protagonista si ritrova con una coda che lo porterà all'isolamento e all'incapacità di comunicazione. Apparentemente potrebbe sembrare una storia alquanto bizzarra e surreale, ma in realtà si basa su un aspetto molto più profondo e significativo: la bestialità umana. Quell'escrescenza, quella strana coda, rappresenta la parte più recondita del protagonista - quella brutale, cattiva, falsa. Solo grazie all'esplorazione di essa, solo dopo aver capito i propri limiti e averli accettati, il protagonista potrà tornare a condurre un'esistenza normale ripristinando anche i rapporti che prima si erano interrotti proprio a causa sua.
Appare quindi adesso assolutamente lampante la grande capacità di introspezione di questo testo, sono proprio 'sei racconti/specchio della nostra coscienza', come recita la copertina. 
Inoltre, la narrazione fluida ma anche elegante e raffinata dell'autore - che si modella e si adatta ad ogni singolo protagonista - è uno dei maggiori punti di forza del romanzo: coinvolge il lettore, portandolo ad attraversare lo stesso percorso di  esplorazione verso il proprio io che affronteranno i protagonisti.
Leggere 'specchio delle mie trame' è una vera e propria avventura alla scoperta di noi stessi. Avventura che vi consiglio caldamente.


Voto: 8.5/10

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