domenica 30 novembre 2014

Eleanor and Park - Recensione.

Quando tutto va male, quando il mondo ti crolla addosso e non ti senti abbastanza forte da tenerlo da sola, quando riesci a vivere solo nascondendoti, allora hai bisogno di qualcuno che riesca a colorarti la vita con i suoi sorrisi, le sue stranezze, e che con un braccio ti dia quella spinta in più che ti permette di essere quello che vuoi, anche se solo per poche ore. Ed Eleanor quel qualcuno è riuscita a trovarlo dopo mattine passate a leggere anime e graphic novel e a sentire gli Smiths con lui, ignorando gli insulti degli altri ragazzi dell'autobus. E' Park, il ragazzo che vuole rendersi invisibile, che pensa che mettendosi un paio di cuffie possa sparire dal mondo e lasciare tutto e tutti fuori. 
Insieme imparano a scoprirsi, a spogliarsi delle loro insicurezze e del loro orgoglio per lasciarsi nudi, ricoperti solo delle loro paure, delle loro fragilità, delle loro ferite, guarendole insieme, accarezzandosi e vivendo finalmente quella cosa che si può davvero chiamare vita.
E così Eleanor non dovrà più essere quella ragazza timida e fragile e insicura che prima era, Park potrà sentire di tenere finalmente a qualcuno, così tanto da difendere quel qualcuno contro  un padre ubriacone, contro dei ragazzi che non riescono a guardare oltre all'apparenza, contro i propri genitori.
Crescere è difficile, difficilissimo, se non hai qualcuno che ti accompagna, insegnandoti a farlo. Ed è commovente vedere come loro due, "quei due sfigati che non sanno comportarsi", riescono in questo intento. Come cerbiatti, si alzano a vicenda ogni volta che cadono e vanno alla scoperta del mondo. Per reinventarlo, poi, quel mondo, se non è adatto a loro. Perché quando c'è amore tutto è possibile, tutto è più bello, le cose prendono significato e la forza inizia a sentirsi sulla pelle, sotto la pelle, nel corpo, come una scarica elettrica potentissima. E puoi volare, sì, puoi volare sui guidizi della gente, sui tuoi problemi, per andare in quel posto dove la vita non fa schifo ma è bella perché c'è qualcuno che la vive con te.
Con la tenerezza, l'innocenza e l'ingenuità di un bambino, Rainbow Rowell ancora una volta stupisce i lettori e regala quelle emozioni che solo il primo amore riesce a darti, riportandoti, con un pizzico di nostalgia e quel sapore di vecchio, alle prime esperienze, a quando i problemi più piccoli sembravano giganteschi e quelli davvero giganti si vivevano nel silenzio.

Voto: 4 stelline/5

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